In Moto al parco nazionale del pollino

In Moto al Parco nazionale del Pollino

Uno splendido itinerario in moto nel parco nazionale del pollino è quello che permette di inoltrarsi lungo le Gole del Raganello partendo da Sibari e raggiungendo Civita, la prima tappa della mia escursione in circa 30 minuti lungo la stradale statale 92.
Il mio viaggio in questo splendido parco naturalistico è stato diviso in due giorni per coprire la distanza intorno alle Gole, di circa 50 chilometri, in modo da poter dare il giusto tempo a ogni singolo posto visitato. La prima tappa dell’itinerario è Civita, conosciuta anche con l’antico nome albanese di Cifti, che è una delle città calabre che maggiormente mettono in evidenza la cultura albanese. Da qui è stato possibile raggiungere le Gole del Raganello e attraversare il famoso Ponte del Diavolo; queste gole, nate dall’azione erosiva dell’omonimo torrente, si dividono in Gole Alte, che si trovano in prossimità della cittadina di San Lorenzo Bellizzi e le Gole Basse più vicine invece al comune di Civita.
Il percorso previsto per la mia escursione all’interno del parco del Pollino parte dunque da questo comune e prosegue lungo le Gole del Raganello percorrendo la strada statale 263; arrivati al bivio con la via della Mbatana continuo a risalire lungo una strada impervia ma particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico fino a raggiungere il comune di San Lorenzo Bellizzi. All’interno del borgo è facile ammirare le Timpe della Falconara e di San Lorenzo Cassano, ma quello che attira maggiormente è l’enorme ricchezza di flora e di fauna che il Parco nazione del Pollino offre ai suoi visitatori. L’intero percorso tra i due comuni può essere coperto in circa 40 minuti ma consiglio vivamente di ridurre la velocità per ammirare la bellezza del paesaggio e magari fermarsi anche in qualche punto per poter godere di panorami mozzafiato offerti dagli scenari unici di questi luoghi.
L’occasione è stata ghiotta anche per poter gustare le prelibatezze uniche della cucina calabrese nell’ottimo bar ristorante Pino Loricato, un locale a conduzione familiare dove buona cucina e cordialità la fanno da padrone. Il pomeriggio ho preferito godermi la pace e la tranquillità di questo borgo, approfittandone anche per visitare la chiesa di San Lorenzo e la Cappella della Madonna del Carmine, due vere e proprie testimonianze della lunga storia di questo luogo. La zona è ricca di strutture dove poter passare la notte ed io ho preferito la quiete del B&B La stella del Pollino, dove ho dormito divinamente.
Il mattino dopo di nuovo in sella e partenza alla volta di Cerchiara di Calabria, altro comune interessante dal punto di vista culturale dove ho potuto ammirare l’antico Santuario di Santa Maria della Armi, risalente al X secolo e che si trova ad oltre 1000 metri di altezza. Dopo una breve sosta per un caffé di nuovo in partenza per raggiungere Francavilla Marittima, dopo un percorso impegnativo di diversi chilometri nel cuore del Parco nazionale del Pollino. Oltre a visitare le bellezze storiche di questa cittadina è stato possibile anche approfittare degli stabilimenti termali presenti per ritemprare il corpo e lo spirito. Qualche ora di relax prima di ripartire nuovamente per far ritorno a Sibari in poco più di 15 minuti.

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