La Via Del Sale
La via del Sale è un percorso da fare in moto tra i più belli del territorio italiano che collega la Liguria al Piemonte, con una piccola tappa anche in Francia. Qui si ritrovano paesaggi mozzafiato ad ogni curva mentre si alternano strati asfaltati ed altri no, rendendo un percorso non molto lungo piuttosto impegnativo, arrivando a richiedere un giorno intero di percorrenza.
Mettersi in viaggio sulla Via del Sale vuol dire percorrere con la propria due ruote un pezzo di storia. Si narra infatti che su queste strade sia passato nientedimeno che il grande Alessandro Magno nel momento in cui decise di valicare le Alpi per scendere in Italia. Il nome tuttavia non riferisce a un evento infausto della storia dell’impero romano, ma parla degli scambi commerciali che avvenivano in questa zona. Infatti i mercanti, collegati al mare Ligure dalla parte di Ventimiglia (la tappa finale) portavano con sè lungo questo itinerario il sale, un bene molto prezioso da scambiare con gli altri mercanti del resto d’Italia o della Francia. Insomma un punto di snodo molto importante che viene preservato tutt’oggi.
La via del Sale inizia dalla città di Limone Piemonte, dove più precisamente la località di accesso si chiama Cabainara. La via del Sale è un tratto molto impegnativo e a tratti ostico, che per la sua natura non permette il passaggio di molte persone alla volta. Per questo motivo per poter accedere alla via del Sale c’è bisogno di ottener un permesso giornaliero tramite prenotazione che viene poi rilasciato dalle postazioni di controllo, una appunto a Cabainara mentre l’altra si chiama Le Navette in località Briga Alta, un altro punto di accesso alla Via del Sale. Il costo è di 15€ per gli autoveicoli e i motoveicoli, mentre è di 10€ per i quad. I posti sono limitati, dal momento che possono entrare massimo 80 veicoli in un giorno e 140 tra moto e quad.
Una svolta tutte le pratiche burocratiche del caso il percorso inizia da Cabainara e più precisamente dal Rifugio Avenna. Da questo punto in poi si dovrà dire addio per un bel po’ di tempo all’asfalto, e ci si immette subito sullo sterrato. l’improtatne durante questo percorso non è quello d correre (anche perché manca la possibilità), ma godersi la passeggiata e i diecimila paesaggi mozzafiato che vi si pareranno davanti. La prima tappa è il Colle di Sansone che passa per un tratto senza guardrail aprendo una enorme vallata alla vista. Sul Colle di Sansone peraltro sono presenti diversi fortini militari che servivano per la difesa delle Alpi, costruiti intorno alla fine dell’800. Alcuni di questi si trovano a ridosso della strada e si possono liberamente visitare (anche se molti sono spogli), basta solo lasciare la moto in qualche spazio che non dia fastidio agli altri avventori della Via del Sale.
Continuando lungo il percorso, con GPS e cartine alla mano perché le viuzze alterali sono tante ed è facile confondersi, prima o poi si arriva alle indicazioni per Triora. Da qua si potrebbe imboccare la via per Monesi tagliando di parecchi chilometri attraverso Colle Ardente ma non è una buona mossa. Innanzitutto perché così si perde tutto il divertimento della Via del Sale e in secondo luogo le condizioni pessime della strada in quella strada rendono sconsigliabile a tutti l’attraversamento.
Qui si sta procedendo per una strada che passa per il territorio francese chiamata la Brigue, dove è onnipresente un viavai di auto e moto che alza un polverone degno da rally.
Poco prima del termine della strada e all’imbocco per arrivare a Monesi ci
si trova di fronte a un bivio. Qui vale la pena non seguire le indicazioni per
la destinazione ma muoversi verso l’altra parte dove si arriva di fronte a una
grotta estremamente suggestiva. Qui vale la pena lasciare la moto ed
inoltrarvisi facendo attenzione a dove si mettono i piedi. Ricordate di
scattare la foto perché potrete dire a chi le guarderà che questa grotta sembra
sia stata quasi scavata a mano. Probabilmente è così e poteva essere utilizzata
in passato come una sorta di deposito per gli armamenti dei fortini poco
distanti, o come rifugio per le carovane che passavano attraverso queste strade
per trasportare le preziose merci.
Al termine della Brigue si arriva al paesino di Monesi, molto caratteristica
visitare a piedi e dove sono presenti alcuni ristoranti e rifugi. E’ il posto
ideale per rifocillarsi e riposare, e a questo punto gran parte della giornata
sarà passata.
Il tratto è stato impegnativo fin qui e saranno state consumate parecchie
energie. Per i più avventurosi, tuttavia, si potrebbe seguendo le indicazioni
fino a Triora, nel Parco naturale regionale delle Alpi Liguri e poi continuando
fino a Ventimiglia, dove termina la vera e propria via del Sale. Nel caso,
ricordate di mettere un costume nello zaino, perché lì il mare è stupendo.
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