Due Ruote contro i Motociclisti invernali
Due ruote contro i motociclisti invernali è forse uno dei post più condivisi tra i gruppi social di appassionati di moto, in questo gennaio 2018!
L’articolo ben strutturato per attivare l’attenzione, che potete trovare qui, recita con un disclamer provocatorio appena sotto le immagini:
Attenzione: il seguente post genera irritazione nel motociclista medio. Ed è vietato commentarlo con: “tu non sei un vero motociclista”
Andando ad offendere anche un altra cerchia di motociclisti, più o meno in luce.
Chi ha studiato un pò di marketing ha già individuato questo articolo come un vero e proprio “attira click” e questo pover’uomo di nome Marco ha saputo strutturarlo nel migliore dei modi, raccontando la sua negativa esperienza all’Elefantentreffen a bordo di un ibrida sportiva/naked, senza ne arte ne parte con le gomme lisce e portata in un ambiente non suo.
Quindi faccio il gioco di Due Ruote e per portargli altri click analizzo L’articolo:
Io una volta l’ho fatto, lo ricordo bene. Era il 2004, la mia BMW R 1150 R era da pochi mesi la mia fedele compagna di viaggio sulle strade di mezza Europa (sì, amavo e amo ancora oggi viaggiare, tra strada e autostrada, soprattutto all’estero) e decisi di imbarcarmi nell’avventura in terra tedesca, spinto da quel sentire comune secondo cui “se non hai mai fatto un Elefantentreffen non sei un vero motociclista”.
L’articolo continua sfidando la pazienza di quelli che si sono messi in gioco, imbarcandosi in avventure invernali, per svariati motivi, perchè saranno loro che con l’amaro in bocca posteranno sul proprio facebook il link dell’articolo, personalmente caro Marco, non ho mai sentito dire in un raduno “non sei un motociclista se non vai all’Elefantentreffen”
Il ghiaccio mi aveva mandato in pappa l’elettronica della moto, per farla ripartire sulla neve servivano preghiere indirizzate a tutte le divinità conosciute, faceva un freddo bestiale e, nonostante l’equipaggiamento (artigianale ma adeguato), mi si stavano staccando le dita delle mani.
Non conosco la tua esperienza motociclistica, ma visto che hai affrontato un problema elettronico sulla tua moto per via del ghiaccio, non mi sembra che la tua esperienza di “equipaggiamento artigianale ma adeguato” era così adeguata, e la conferma di tutto arriva quando dici che avevi freddo alle dita.
Il buon marketing ci narra che “mettere una carota avanti al muso di un mulo, lo farà camminare per raggiungerla e siccome il mulo è stupido non smetterà di camminare finché non sarà stanco.”
Il senso di questa frase è che Due Ruote ha studiato bene questa sua mossa in termini di pubblicità gratuita, ed attira click, perché da un articolo provocatorio, che fà scalpore e porta un velo di opacità sul marchio della rivista, all’interno dello stesso, hanno inserito contestualmente un bell’articolo di risposta, pieno di esperienze e sensazioni di un motociclista che ha macinato chilometri, ma, aimé, che non è arrivato a capo nord, il tutto progettato per toccare il cuore dei lettori, che con una vita lavorativa, gli imprevisti economici che tutti abbiamo, affrontare viaggi impegnativi come quello di capo nord, risulta essere molto improbabile.
Così facendo il lettore offeso leggendo la risposta tra redattori, “lava” in se, l’alone opaco lasciato dal forte articolo provocatorio di Marco.
Non c’è un filtro nella redazione che smista i buono articoli da quelli scritti, mediocramente?
Personalmente questi due articoli sono stati strutturati a DOC, guardacaso, ad inizio anno, mi sorge il dubbio che due ruote abbia avuto un down di visualizzazioni ne 2017.
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