Yamaha Tracer 900
Guardando i dati di vendita delle moto di maggio 2019 sono rimasto sorpreso della buona posizione della Yamaha Tracer 900 ed incuriosito sono andato a provarla.
Questa Sport Tourer esiste ormai da diversi anni e Yamaha ad ogni versione proietta questo modello verso un livello tecnico che rasenta la perfezione, nel modello 2019 in questa moto sono state eseguite decine di migliorie
Le rifiniture sono state migliorare di conseguenza anche la protezione dal vento come il cupolino regolabile, il forcellone è stato allungato, la sella è stata totalmente ridisegnata le pedaline per il passeggero ma soprattutto la frizione assistita ed anti slittamento e un upgrade dei sistemi D-Mode, Tcs e ABS, in ciò però yamaha ha lasciato solamente due colorazioni, Nimbus Gray quella in prova e Tech Black mentre per la versione GT sono la Phantom Blue e la Midnight Black.
Le motorizzazioni sono due, quella che ho provato io è la più potente, la 900 che è spinta da un motore a tre cilindri, pistoni forgiati e con offset dei cilindri, ma che vuol dire direte voi? Vi è mai capitato che in delle manovre a bassi giri del motore, la moto vi si spegnesse perché avete giocato male tra la frizione ed il gas? Questo è causato da un punto morto tra l’esplosione della benzina e l’architettura del motore, la yamaha ha riprogettato l’architettura tra pistone e biella in modo da facilitare il movimento dei pistoni ed evitare perdite di potenza.
Semplice, vero? No? Allora basta che sappiate che i tre cilindri sono da 847cc, e sviluppano 115 Cavalli a 10.000giri con una coppia massima di 87,5Nm a 8500 giri, naturalmente 4 valvole iniettori a 12 ugelli raffreddato a liquido e tanti altri dati tecnici che gli ingegneri Yamaha prediligono più del porno ma a noi interessa la sostanza quindi passiamo alla ciclistica
Il Leggerissimo e compatto telaio a diamante è pressofuso in alluminio con un inclinazione dello sterzo a 24gradi, la forcella anteriore ha un escursione di 137mm con un freno a doppio disco di 298mm mentre il forcellone posteriore oscillante ha i leveraggi progressivi con un escursione di 130mm con un singolo disco da 245mm entrambi i cerchi sono di 17 pollici l’anteriore è un 120/70 mentre il posteriore è un 180/55 naturalmente per una Tourer sono Tubless
Le luci di posizione come nella versione precedente è a led nella parte superiore dei due occhi, il mono-occhio sinistro è l’anabbagliante e rimane sempre acceso mentre il destro è l’abbagliante
Non era un fuori giri ma l’antislittamento che combatteva contro la coppia del tre cilindri, tre cilindri che sembra avere più nm di quei 87 detti dalla casa madre.
Le manovre strette per chi è alto sotto il metro e settanta risultano un pò complicate ma non impossibili, il voto finale nel misto veloce e nel misto stretto è moto buono, mentre ad andatura di autostrada la protezione dal vento è buona, unica nota negativa ma anche positiva è l’erogazione del motore, bisogna conoscerlo, perché l’erogazione non è da tourer ma molto più orientata allo sportivo e si rischia spesso di giocare in piccole derapate del posteriore, ora capisco il successo di questa moto, l’emozione che regala questo motore ma anche un abbordabile prezzo per la sua categoria, 10.500€ per la versione base mentre la GT parte da 12.300€ e che superano i 13000 aggiungendo tutti gli optional, borse comprese
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